venerdì 5 novembre 2010

Candiru' - Il pesce che non vorreste mai incontrare


La BBC e una "ricostruzione" di come agisce un candiru' - a parte stringere le gambe credo che le riprese in acquario siano di un certo effetto

Visto che siamo in tema horror la puntata di pesci dal mondo non poteva che parlare di questo piccolo pescegatto amazzonico.

Il candiru' e' un piccolo pescegatto (lungo in media meno di una decina di centimetri) tristemente famoso per la sua capacita' di parassitare le branchie di pesci piu' grandi e, come mostra la ricostruzione nel filmato, anche l'uomo (pur se accidentalmente). Individua il bersaglio riuscendo a seguire controcorrente l'acqua delle branchie (guidato dall'urea) e installandosi grazie alle spine pettorali e dorsali si nutre del sangue delle sue vittime. Ovviamente non essendo in grado di distinguere bene il bersaglio potrebbe seguire un'altro tipo di corrente contenente urea..

In realta' la maggior parte dei resoconti di parassitismo sugli uomini sono storie di seconda o di terza mano e non sembra che nessuno degli autori scientifici abbia davvero mai osservato la cosa. Ovviamente non e' che ci sia da aspettarci niente di diverso, stiamo parlando di zone dove la comunicazione e le strutture sanitarie scarseggiano.
Per fortuna Paulo Petry, un ittiologo specializzato in pesci tropicali, ha portato nel 1997 qualche prova concreta. Foto e resoconto dettagliato di un'operazione chirurgica (in endoscopia) per rimuovere uno di questi pesciolini.Vi risparmio le foto per non rovinarvi il fine settimana.

Candiru' fotografato da Ivan Sazima

Piu' prosaicamente c'e' un'altra preziosa lezione da imparare da questo pescetto. Nel suo articolo "Candirú: Urinophilic Catfish, Its Gift to Urology" John Herman spiega di come gli indigeni usino una combinazione di estratti di piante locali per curare questa particolare parassitosi. Le stesse sostanze possono essere usate nella cura di altre malattie come i calcoli renali.

Ultima nota di colore la merita la pubblicazione di un articolo-burla "Fish-based security system for the South Pacific" o qualcosa del genere dove si proponeva di immettere piranha, anguille elettriche e candiru' in un fossato scavato attorno alla casa per fermare gli intrusi.
L'articolo firmato con divertenti nomi di fantasia affiliati ad ancor piu' improbabili istituti era stato pubblicato come scherzo sul sito delle Comunita' del Sud Pacifico. Evidentemente a FishBase non hanno il senso dell'umorismo visto che e' ancora citato nella pagina relativa alla specie come riferimento bibliografico.
Che serva di monito per controllare 2 o piu' volte quello che si legge a riferimento di un'affermazione.

Sono riuscito a scrivere tutto l'articolo senza scrivere una sola volta le parole "topiche", anche se avrebbero potuto aumentare a dismisura gli accessi al blog. Come mi merito questo fine settimana!

L'articolo e' stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale

lunedì 1 novembre 2010

Linfosarcoma - Halloween Special

Cattura di quest'estate, anche se l'atmosfera e' autunnale.. (grazie ad Andoni per la foto nonostante il tempo pessimo)

Halloween e' appena passato e le acque si stanno raffreddando. E' un buon momento per la pesca al luccio ed e' anche un buon momento per i lucci.

Perche'?

Non vi e' mai capitato di vedere o prendere voi stessi un luccio con mostruose escrescenze rosee, spesso sanguinanti, sulla testa o sulla pelle? Quando l'avete preso?
Ne avete mai pescato uno cosi' in estate/inverno?

Andiamo a dare una risposta a ciascuna di queste domande. E qualcosa di piu'.

mercoledì 27 ottobre 2010

Luccio - ulteriori azioni di gestione

Semina di luccetti? Forse si' e forse no..

Finora abbiamo parlato spesso di management delle popolazioni ma per lo piu' sul lato della regolamentazione della pesca dilettantistica ma abbiamo tralasciato praticamente tutti gli altri aspetti di gestione di una popolazione.

Proseguendo con il discorso cercheremo quindi di toccare, piano piano, tutti gli altri aspetti come immissioni di novellame, protezione degli areali di frega etc.

Continuiamo a fare riferimento all'esempio del luccio che, lo ricordo, essendo un pesce predatore "medio" in tutti i sensi e' un buon modello per parlare di questo argomento.

venerdì 15 ottobre 2010

Pesci dal mondo - Pesci con gli occhi a barile


Immagini di un pesce con gli occhi a barile (trasmesse dal National Geographic e filmate dal Monterey Bay Acquarium)

Con questo post vorrei iniziare una nuova serie (come se quelle in sospeso non bastassero).
L'obbiettivo principale della serie Pesci dal Mondo vuole essere quello di fare una carrellata delle varie forme che l'animale "pesce" puo' assumere, selezionando di volta in volta una caratteristica interessante e magari poco conosciuta.

Oggi parliamo degli Opisthoproctidi, una famiglia relativamente poco conosciuta di pesci abissali i cui occhi a forma di barile sono incassati nella testa in posizione verticale. In questa maniera i pesci riescono a distinguere le silouette degli organismi che gli passano sopra. Sono pero' anche in grado di ruotarli in avanti, almeno per vedere cosa stanno mettendo in bocca.
Nel filmato il pesce (Macropinna microstoma) ha gli occhi dentro la testa e vede attraverso la capsula cranica (molle) grazie alla trasparenza della stessa. Seppure noto da decenni e' stato difficile da filmare vivo e nel suo ambiente naturale.

Provero' a non mettere solo pesci abissali (anche se loro stravincono) promesso.

domenica 3 ottobre 2010

Ghoti/Gothi - Conference

Il sottoscritto in un convegno internazionale, l'anno scorso, per fortuna la sala non era completamente vuota..

Essendo impegnato con altro non ci sono stati molti aggiornamenti sul blog ultimamente, ne' ce ne saranno la settimana prossima visto che sono in trasferta per un convegno..

Pertanto oggi post minimale e piu' ironico che altro.

Avete presente cosa sono i gothi?

sabato 25 settembre 2010

Elettropesca - strumento prezioso o pericoloso?

Una classica operazione di campionamento mediante elettrostorditore che in questo caso coinvolge anche l'autore dell'articolo (foto di Pasi Lenpinen)

Purtroppo recentemente (ma non solo) mi e' capitato di discutere con delle persone su internet che sostenevano che l'elettropesca e' la rovina degli ambienti acquatici.
Ora siccome non mi piace ripetere le cose mille e una volta ho deciso, anche su esortazione di alcuni utenti del forum esox2000, di scrivere un articoletto a riguardo. Almeno la prossima volta rispondo con un semplice link.

Cerchero' brevemente di dare un'introduzione alla teoria dell'elettropesca e vedere qualche caso pratico. Vedremo quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa tecnica e da dove derivano le convinzioni di alcune persone.

Sara' difficile convincere qualcuno del contrario con le sole parole, per cui prima ancora di iniziare invito chiunque abbia dei dubbi su quanto ho scritto ad armarsi di waders e seguire un gruppo che interviene con l'elettropesca per rendersi conto di persona se quel che dico e' vero o no. E' una cosa estremamente semplice, non dovete nemmeno perdere l'intera giornata di pesca, basta una mezz'ora, e non costa nulla.

Detto questo, cominciamo..

mercoledì 8 settembre 2010

Sano come un pesce

Una piccola gamma delle piu' comuni malattie di un pesce d'acquario

Ogni tanto, in anni eccezionali, ho passato le 4 stagioni con una febbre o un raffreddore ogni 2 settimane.

Di norma pero' non mi ammalo mai. Sara' per via dei miei anticorpi che sono come dei rottweiler sotto steroidi.
Al massimo una volta o due all'anno mi viene un po' di febbre e un raffreddore.

Di solito succede sempre quando ho qualche impegno inderogabile, meglio se l'impegno prevede un grosso sforzo fisico, meglio ancora se oltre allo sforzo e' richiesto di stare all'aperto, possibilmente in condizioni meteo proibitive.

Questa e' la seconda volta quest'anno ma io testardo come un mulo a casa non ci rimango.

Mi pare pero' un buon punto d'inizio per annunciare l'inizio di un nuovo filone del blog, sperando di non mettere troppa carne al fuoco. Vorrei parlare anche di malattie dei pesci, che sono una parte importante della vita sott'acqua e che sono poco conosciute ai piu' (e mi ci metto dentro anche io). Non faccio veterinaria ma cerchero' di raccontarvi qualche storia dei vari casi con cui mi capita di entrare in contatto.

Comincio soltanto con il chiarire l'origine del detto "sano come un pesce".

In generale un pesce malato viene debilitato al punto di cadere facile preda di uccelli o altri pesci oppure viene trascinato dalla corrente. Per questo e' relativamente raro vedere un pesce malato, almeno in natura.
Ecco anche da dove deriva la risposta alla classica domanda di chi chiede se i pesci si ammalino mai: "hai mai visto un pesce malato?"

In realta' i pesci si ammalano eccome. Esiste un'estesa e variegata letteratura in merito visto che e' uno degli argomenti piu' studiati. Nella nuova serie vedremo qualche caso molto comune e qualche caso un po' piu' "strano".