giovedì 6 maggio 2010

Luccio - dall'uovo alla schiusa


Per rendere il discorso luccio piu' interessante ho pensato di seguire non solo un filo logico ma anche una sequenzialita' temporale legata al tempo reale. Almeno riferito alla situazione locale.

Se pertanto nella puntata precedente avevamo visto come stava andando la frega (iniziata un paio di settimane fa e in conclusione proprio in questi gioni) oggi proveremo a vedere cosa sta succedendo alle prime uova deposte, fra qualche settimana parleremo degli individui giovani e cosi' via.

Per ora seguiamo l'avventura delle uova.


Le uova di luccio sono appena state deposte, piccoli globi ambrati di 2-3 mm di diametro che aderiscono alla vegetazione. Dopo la fecondazione da parte del maschio si possono gia' intravedere le prime divisioni cellulari, come piccoli globuli all'interno dell'uovo translucido.

I piccoli potenziali lucci sono ora nella fase sicuramente piu' delicata di tutta la loro vita. I loro genitori sono ormai lontani e devono affrontare da soli tutte le insidie che li separano da una schiusa felice.

Nonostante le uova di luccio si sviluppino decisamente in fretta e la schiusa avvenga in uno stadio abbastanza arretrato di sviluppo sono infatti molteplici i fattori che possono condizionare negativamente la schiusa.
In primis tutte le malformazioni congenite che sono tipiche dei vertebrati e che sono per la maggior parte fatali ma anche tutta una serie di fattori esterni.
Per esempio la temperatura: nonostante le uova possano tollerare temperature tra i 7 e i 23 gradi la temperatura e' il fattore determinante per il tempo di schiusa. Un tempo troppo rapido o troppo lento puo' influenzare pesantemente la sopravvivenza delle larve nella fase successiva (per esempio le uova resistono a temperature che sono invece letali per le larve). L'optimum sembra essere tra 9 e 15 gradi e con queste temperature la schiusa richiede soltanto 9 giorni.
La mortalita' delle uova, pur nell'optimum di temperatura, si aggira in media intorno al 60-80%.

Anche l'ossigenazione delle uova e' molto importante, troppo o troppo poco ossigeno uccide inesorabilmente le uova. Cosi' come una copertura delle uova da parte di silt o fango, anche parziale, in quanto blocca completamente la respirazione dell'embrione. Disturbo meccanico dei letti di frega, asciutta per abbassamento dei livelli dell'acqua, predazione diretta da parte di altri organismi. Tutto questo contribuisce a sfoltire le centinaia di migliaia di aspiranti lucci.

Se non altro le uova sono particolarmente resistenti ad alti livelli di elementi radioattivi disciolti nell'acqua.

La schiusa delle uova e' dunque un evento che e' affidato ad una serie di probabilita' di sopravvivenza. Con un bel po' di fortuna solo una piccola percentuale delle centinaia di migliaia di uova deposte da una femmina adulta arriva alla schiusa. E il cammino fino all'eta' adulta e' ancora lungo..

La piccola larva di luccio, con ancora il suo sacco vitellino e la sua testa piegata, esce dall'uovo una mattina in cui il sole riscalda significativamente l'acqua. Semitrasparente, poco mobile, lunga solo 8 mm si adagia sul fondo e aderisce a qualche substrato nuotando orizzontalmente.
E' ancora lunga la strada da percorrere fino a diventare il predatore numero 1 delle acque europee..

Alla prossima puntata.

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