lunedì 28 ottobre 2013

Nuove specie di esox? - Seconda parte (meristica)


Questo post e' la seconda parte di una serie di tre. Vi invito a leggere la prima parte, se non l'avete ancora fatto, prima di proseguire nella lettura.

Oggi andremo a vedere le altre caratteristiche morfologiche proposte da Lucentini e Bianco (oltre alla livrea) per la distinzione della/e nuova/e specie di Esox dell'Italia.

La discussione di oggi si sviluppa soprattutto su caratteri meristici, cioe' cose che si possono contare in maniera continua sul corpo dei pesci. In particolare si tratta di pori mandibolari e di squame lungo la linea laterale.
Soffocate gli sbadigli, non e' cosi' terribile come potrebbe sembrare! :)


mercoledì 16 ottobre 2013

Nuove specie di esox? - Prima parte (livrea)


Autunno tempo di lucci.

Quindi tempo anche di pubblicare tutti gli articoli sul luccio che sono rimasti per troppo tempo in coda di pubblicazione.

Questo in particolare e' un articolo che non ho voluto pubblicare all'epoca in cui l'ho scritto (nel 2010). Infatti a quel tempo era in atto un acceso dibattito, non solo all'interno dell'ambiente dei pescatori ma anche in seno all'AIIAD (l'associazione italian ittiologi aque dolci). Dibattito in cui non ho voluto partecipare piu' di tanto all'epoca e a cui non vorrei piu' di tanto partecipare adesso. Unica eccezione ovviamente i commenti a questo articolo, dove speriamo si possa sviluppare una discussione.

E' piuttosto recente (in termini scientifici) la pubblicazione di un nuovo articolo che parla del luccio in Italia. Questo articolo definiva una nuova specie di luccio, basandosi su caratteristiche morfologiche: Esox cisalpinus. Poco dopo un'altro articolo sullo stesso argomento e' stato pubblicato sulla rivista open access PloSOne. Quest'ultimo articolo si riferiva per lo piu' a basi molecolari ed anch'esso definiva una nuova specie: Esox flaviae. Infine un altro articolo che conferma la prima pubblicazione, ma da parte dello stesso autore.
I due autori, data anche la vicinanza dei tempi di pubblicazione, sono entrati in conflitto, con alcuni risvolti etici. Conflitto in cui non voglio assolutamente entrare.

Con questo articolo voglio invece cercare di analizzare quelle che sono le recenti proposte di suddivisione in specie del luccio, mantenendo la concentrazione sui fatti piuttosto che sulle opinioni. L'intenzione e' di fare un riassunto della situazione tassonomica e portare alcune considerazioni derivate da dati personali. L'obbiettivo, ambizioso lo ammetto, e' di fare una guida completa a riguardo, che possa diventare un punto di riferimento per discussioni e valutazioni non solo divulgative.

Data la lunghezza dell'articolo ho dovuto dividerlo in 3 parti potete trovare qui la seconda parte e qui la terza.

mercoledì 2 ottobre 2013

Luccio - una storia lunga milioni di anni


Circa 100-66 milioni di anni fa, nel continente Americano, che proprio allora si stava separando dall'Eurasia, viveva un pesce molto simile al luccio che conosciamo oggi. Ma non il luccio europeo che abbiamo spesso visto su queste pagine, bensi' un luccio americano, o pickerel.

Come facciamo a saperlo?

Come per tante altre specie, abbiamo trovato dei resti fossilizzati. Una piccola parte della mandibola recante i denti che, ad un'analisi accurata, e' stata attribuita al genere Oldmanesox canadensis (luccio canadese dell'Oldman), dal nome della formazione in cui e' stato ritrovato. E, piu' o meno in contemporanea, Estesesox foxi dello stesso periodo ma proveniente dal Wyoming, anch'esso noto solo per una parte della dentatura.