giovedì 15 marzo 2018

Una marea montante di alloctoni



L'invasione di specie alloctone e' un'ondata inarrestabile?
In run to the hills e un alieno tira l'altro abbiamo visto come potenzialmente questo sia vero, dato che l'interazione tra pesci alloctoni potrebbe modificare l'ambiente a svantaggio degli autoctoni e favorendo ulteriormente l'invasione.

Ma ci devono anche essere dei fattori ambientali che permettono il naturalizzarsi delle specie alloctone e ne favoriscono, almeno inizialmente, la colonizzazione degli areali. Altrimenti non potrebbero raggiungere delle concentrazioni tali da avere effetti significativi sull'ambiente.

E' stato ipotizzato tempo fa che questi fattori potrebbero essere temperatura e portata dei nostri fiumi. Le specie di pesci alloctone sarebbero favorite da acque piu' calde e piu' ferme, perche' meglio adattati, ma questo non e' stato mai verificato.
Ai tempi moderni, col riscaldamento globale che sta cambiando il clima e con le dighe che regolano i deflussi, non e' escluso che ci siano anche questi effetti a contribuire ulteriormente ad accellerare l'invasione.


Quindi se le temperature del fiume crescono e le portate diminuiscono gli alloctoni dovrebbero essere avvantaggiati, a scapito degli autoctoni. Giusto?

Abbiamo preso i dati di presenza/assenza di specie di pesci campionate in un bacino di sedimentazione di un'idrovora del basso Po, durante i lavori annuali di pulizia. L'idrovora agisce come un enorme aspirapolvere, prendendo i pesci dal corso del fiume e concentrandoli nel bacino.
Prendere dati numerici o di biomassa in questa situazione avrebbe poco senso, dato che il bacino e' come un laghetto artificiale dove le interazioni predatorie tra specie non possono che essere esasperate. Pero' anche la presenza/assenza di specie e' un dato interessante.

Bene, innanzitutto andiamo a controllare se questa teoria ragionevole ha un riscontro nella realta':

Temperature (a sinistra) e portate (a destra) medie del Po negli ultimi 20 anni - non c'e' un trend preciso

Ok, stavolta ci e' andata male, sembra che non ci siano chiari effetti del riscaldamento globale o della regimazione sulle portate, almeno negli ultimi 20 anni.

Andamento della percentuale di specie alloctone in rapporto a temperatura e portata - anche qui nessun trend

Di conseguenza non dovrebbe stupire che non ci sia una chiara relazione tra queste variabili e la colonizzazione degli alloctoni. Ma come varia il numero di specie alloctone rispetto al totale?

Numero totale di specie (a sinistra) e percentuale di specie alloctone (a destra)

Anche il numero totale delle specie non ha un trend ben definito, oscillando anche fortemente (da un minimo di 5 a un massimo di 23) nei diversi anni. Pero' c'e' sicuramente un aumento significativo e costante del rapporto tra specie alloctone ed autoctone, quasi raddoppiate rispetto a 20 anni fa.

Cosa vuol dire in soldoni? Che c'e' una progressiva sostituzione di specie autoctone con specie alloctone, piuttosto che un'aggiunta di specie che coesistono per via di inesistenti "nicchie libere".
Infatti i nuovi arrivi sono specie diverse dal punto di vista ecofunzionale. Si tratta di specie per lo piu' generaliste e solo moderatamente resistenti alle temperature alte e alle correnti forti.

Ovviamente questo studio non si e' occupato di individuare le cause di questi trend, ma la descrizione di questo processo e' comunque molto interessante. Le condizioni del Po potrebbero comunque essere diverse (piu' calde e piu' lente) rispetto agli areali di origine di queste specie, favorendone la colonizzazione. 
Ma rimane il dato di fatto che il montare della marea di alloctoni ha corrisposto con un declino delle specie autoctone nel basso Po. Inarrestabile o no e' quello che la serie storica di dati ci racconta.

Riferimenti bibliografici:

Milardi et al. 2018 Long-term fish monitoring underlines a rising tide of temperature tolerant, rheophilic, benthivore and generalist exotics, irrespective of hydrological conditions. Journal of Limnology (l'articlo e' pubblicamente disponibile sul sito della rivista, anche se per ora in versione preliminare)







1 comments:

Anonimo ha detto...

interessante!

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