lunedì 1 aprile 2013

Il pesce dei miracoli


Eureka priapis, olotipo

E' piuttosto recente la scoperta di una specie di pesce che abita le correnti dei fiumi della Nuova Guinea, una specie che cambiera' la storia del genere umano.

Questo piccolo pesce gatto e' rimasto pressoche' sconosciuto per anni e la storia della sua scoperta e' una storia fin troppo comune. Raccolto per la prima volta nel secolo scorso sul campo dal dr. Dick Swell durante una spedizione esplorativa viene descritto con alcune note relative alla zona di campionamento e poi conservato in alcool viene impacchettato assieme ad altri campioni per essere spedito.

Se ne perderanno le traccce fino a pochi mesi fa, giorno in cui, Brock Thatfrost, un giovane dottorando al museo di Londra incaricato di lavorare alle interminabili collezioni di campioni dimenticati non si rende conto di avere una tesoro per le mani.



Dr. Dick Swell, un giorno gli faranno un monumento

Basandosi sulle note del dr. Swell il dottorando scopre che questo pesce gatto e' diffuso nella zona dove vivono le tribuù Yali e Tiom che ne fanno un uso particolare. Durante le sue vacanze si reca sul posto e raccoglie altre informazioni.

La scoperta e' di quelle incredibili.

Una volta seccato e triturato il pesce viene usato per fare una zuppa o direttamente inalato per un'azione piu' rapida. Gli effetti? E' la cura naturale per l'impotenza.

I Tiom dopo l'assunzione di Eureka

Gli indigeni hanno sviluppato un complesso sistema sociale per cui celebrano la loro ritrovata virilita' con orge di gruppo, dove pare non si salvi nessuno (chissa' se il dottorando si e' salvato?). Il consumo avviene anche nel privato, ma e' tabu'.
Gli effetti possono permanere fino a 10-12 ore dopo l'assunzione, gli indigeni hanno quindi pensato bene di costruirsi degli astucci in cui infilano gli "attrezzi", un modo per sfoggiare la propria virilita' in fronte a tutte le altre tribu'.

Effetti collaterali? Nessuno. O meglio, c'e' l'allungamento del pene fino a 4-6 cm, ma si fa fatica a chiamarlo effetto negativo no?

Senza dubbio una scoperta storica che giustifica appieno il nome Eureka!!!

Certo l'assunzione in dosi massicce porta a una leggera dipendenza. Pare anche che gli anziani sviluppino un'orchite cronica, ma sono comunque contenti.

2 comments:

Unknown ha detto...

Bibliografia? :-D

Marco Milardi ha detto...

Wilhelm, 1970: April's Fool Day Forever :)

(e se non ricordo male e' anche un bel racconto)

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