lunedì 16 dicembre 2013

Attacchi agli umani


Poco piu' di un'escoriazione in via di guarigione, ma chi sara' stato?

Lasciate ogni speranza, o voi ch'intrate in acqua!!!

Scherzi a parte, oggi parliamo di eventi rari, anzi molto rari. 
Avete mai sentito parlare di leggende di pesci enormi che attaccano cani ed a volte bambini? (praticamente ogni episodio di River Monsters...)
Beh, come in ogni leggenda c'e' un fondo di verita' anche queste storie qualcosa di vero potrebbe esserci....

Eh niente, c'erano post un po' piu' solidi in cantiere ma cosa volete, e' la fine dell'anno e c'e' tanto altro da fare. Tutto rimandato dunque, e invece vi cuccate un post sugli attacchi dei pesci d'acqua dolce agli umani.
Si, lo so, non e' esattamente adatto al periodo e sicuramente non fa molto spirito natalizio, pero' ho raccolto un buon numero di casi durante gli anni e dopo una discussione avuta di recente mi e' sembrato che fosse arrivato il momento di pubblicarli.

- Attenzione, il post contiene immagini di morsi vari su parti umane. Nonostante abbia selezionato i casi meno truculenti ne sconsiglio la visione ai deboli di stomaco -


E' probabile che, come in ogni storia che si rispetti, i particolari si ingigantiscono con ogni passaggio orale. Tanto piu', quando a raccontarli sono pescatori o cacciatori, si parte da un primo resoconto degli eventi gia' gonfiato. E' cosi' che, probabilmente, si arriva a storie di mostri acquatici che dovrano inermi fanciulle e fanciulletti.

Pero' qualche cosa ci dev'essere, per far partire la storia. E quel qualcosa puo' essere davvero un attacco di un pesce.
Grazie ai mezzi moderni chiunque riesce a fare una fotografia e i giornali online (specialmente in estate) sono fin troppo contenti di pubblicare notizie sensazionalistiche. Pertanto oggi non e' difficile imbattersi in prove documentali di questi incontri/scontri.
Succede molto di rado, ma anche in Europa esistono specie in grado di provocare qualche ferita e di attaccare delle persone. 

Un esempio recente e' quello di quest'estate (2013) in Francia, dove un siluro ha assaggiato la caviglia di un'adolescente (la foto all'inizio dell'articolo si riferisce a questo attacco).

Una foto del morso, scattata direttamente sul greto del fiume.

La cosa e' forse spiegabile con un attacco da parte di un esemplare a guardia del nido, ma in realta' non sapremo mai cos'ha spinto il siluro ad attaccare..

Ma non e' un caso isolato. 
Sempre in Francia, nel 2011, un'altra ragazzina e' stata morsa da un siluro, stavolta sulla pancia. Nella foto si vedono bene i segni dei denti tipici di questa specie. 



Ma il siluro non e' l'unico pesce che puo' infliggere qualche morso ai bagnanti.

Nell'estate 2009 in Canton Ticino un luccioperca lucioperca attacco' diversi bagnanti.
Il luccioperca lucioperca e' un pesce che generalmente evita accuratamente la presenza umana, ma quando un maschio si trova sul nido non si fa problemi ad attaccare qualsiasi minaccia (come si vede nel video qui sotto). Lo sanno bene i pescatori che lo insidiano durante il periodo della frega.



Nel caso del luccioperca lucioperca del Verbano e' stata questa probabilmente la causa degli attacchi (non scompensi ormonali, come paventato dai giornali). Tanto che il pesce ha attaccato sempre nella stessa zona, regalando punti a piu' di un bagnante e finendo per farsi fiocinare.
Una fine "gloriosa" per il "barracuda del Verbano": sfilettato e servito ai bagnanti che aveva ferito.


Nell'estate 2014 anche in Finlandia c'e' stato un altro caso di luccioperca lucioperca che ha attaccato dei bagnanti, in questo caso una madre e il figlio dodicenne. Anche in questo caso e' poi stato catturato e mangiato, stavolta affumicato.

Anche il luccio non e' da meno.

In Finlandia per esempio c'e' una lunga tradizione di storie legate ad attacchi di lucci. A partire dall'epica nazionale dove un luccio attacca una barca con l'eroe di turno, soltanto per finire sfilettato a colpi di spada e trasformato in uno strumento musicale.


Folklore a parte, gli attacchi di luccio sono molto regolari. Praticamente tutte le estati c'e' almeno un caso di persone, specialmente bambini o anziani, morse durante le loro vacanze, quando si imemrgono nel lago vicino al loro cottage, magari dopo la sauna. Si tratta sempre di esemplari di piccole dimensioni, in ogni caso.

Per esempio questo ragazzino nel 2008 e' stato morso al piede, mentre stava giocando in acqua con un compagno.


Ma anche gli adulti possono essere oggetto di qualche morso, per esempio quest'uomo che stava giocando in acqua con il figlioletto che e' stato morso alla gamba nel 2010.


Oppure quest'adolescente che si e' trovata un luccetto di 40 cm attaccato al piede, mentre scendeva la scaletta del suo molo. Talmente attaccato che l'ha dovuto tirare in secco e aprirgli la bocca..


Praticamente tutti i pesci d'acqua dolce possono occasionalmente mordere, ma per fortuna solo pochi di essi sono in grado di infliggere un qualche danno, per via delle dimensioni o della dentatura non adeguata.

Al di fuori dell'Europa le cose sono piu' o meno simili. Con la differenza di avere specie diverse.
Tralasciando l'ovvio esempio dei piranha ne cito solo due, uno molto concreto e ben noto e uno molto meno conosciuto.
Il bowfin (Amia calva) e' un pesce autoctono del nordamerica che assomiglia vagamente ad uno snakehead (ma non e' assolutamente da confondere con quest'ultimo). E' anche provvisto di denti piccoli ma affilati e una bocca potente e non facile da aprire. Ben noto per la sua indole aggressiva, spesso cerca di mordere i pescatori che lo hanno catturato, morde spesso le dita di chi lo tiene in acquario e in rarissimi casi ha assaggiato le caviglie di qualche bagnante.

Un'amia in acquario (@Wikimedia commons)

Il pesce palla del Nilo e' uno dei pesci palla che si trovano in acque dolci. E' amato dagli acquariofili ma spesso si eccita talmente tanto alla vista del cibo che perde il controllo delle proprie azioni. Occasionalmente arriva a saltare fuori dall'acqua e mordere le dita dei proprietari..

Un pesce palla del Nilo (@Wikimedia commons)

Molto diverso il discorso per quanto riguarda l'acqua salata, dove esistono molte piu' specie che per dimensioni e dentatura possono mordere occasionalmente un bagnante.
I casi piu' famosi (ma molto rari) sono ovviamente i morsi di squalo ma sono noti anche casi di attacchi di barracuda, oltre ovviamente ad una serie di attacchi di pesci meno attrezzati di denti, ma molto piu' territoriali.
Un famoso caso di morso di barracuda di qualche tempo fa. Stavolta dato ad una pescatrice una volta salpato in barca.

Paura ad entrare in acqua? Non dovreste averne. Statisticamente e' piu' probabile che vi facciano del male mucche o api, piuttosto che un pesce di qualsiasi tipo.

Riferimenti:

L'articolo e' stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale per venire incontro ai PdF che non riconoscono che "luccioperca" e' un nome comune usato in Italia per indicare questa specie e vogliono vedere scritto solo "lucioperca". I nomi comuni sono proprio questo, comuni, e pertanto non sono rigidi come i nomi scientifici (che tra parentesi rigidi non sono). E fatevela una risata ogni tanto :)

6 comments:

Max Hunter ha detto...

"Chiamato anche sander, o sandra, incrocio tra il luccio e il persico, il “perca” è uno dei pesci d’acqua dolce più ricercati dai pescatori, per il pregio delle sue carni e la sua combattività."

La mia "stima" per i giornalisti trova ogni giorno validissime motivazioni per alimentarsi :-D !

Marco Milardi ha detto...

Oltre al'incrocio, definire il perca combattivo.. :)

Roberto 'Skazz' Merciai ha detto...

Effettivamente, da quando fu introdotto in Italia, fino agli anni '70 ed oltre, rimase abbastanza consolidata la leggenda che si trattasse di un "incrocio dichiarato tra il pesce persico e il luccio". Cito da un poster sui pesci d'acqua dolce italiani preso in edicola da mio nonno assieme al quotidiano "La Nazione", una trentina d'anni fa ;-)

Max Hunter ha detto...

....al pari del persico trota, notoriamente incrocio tra (ovviamente) persico e trota :-).
Entrambe le teorie sono ancora accreditatissime per altro.
Ma la migliore che ho sentito ė, per stare in tema, "luccio reale" (brillante metodo per distinguerlo dal prosaico luccio perca).

Damiano ha detto...

Articolo bellissimo come sempre... E questa volta profetico anche... Visto il recente fatto di attualità riguardante l'attacco dei pirana in argentina...

Anonimo ha detto...

Be la probabilità di essere attaccati è bassa ma mai 0, scherzi a parte ottimo articolo e comunque credo che morire per un luccio sia impossibile dato che il massimo di grandezza che sia è di 150cm quello italiano mentre se si parla di Siluro di 3 metri è un altro discorso

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