martedì 8 marzo 2011

Ami circolari


Questa settimana sono bloccato in un convegno ma non voglio lasciare i miei lettori a bocca asciutta per troppo tempo.

In attesa della pubblicazione verso la fine settimana di un articolo veramente corposo oggi sopperisco con un articolo breve ma di uguale importanza: l'uso di ami circolari nella pesca d'altura.




Forse pochi di voi sono a conoscenza di una rivoluzione avvenuta ormai qualche decennio fa.

Le fisheries commerciali d'alto mare utilizzano principalmente il palamito come mezzo di cattura. I palamiti sono lenze lunghe alcuni chilometri (10 e piu' sono nella norma) a cui vengono appesi ad intervalli regolari dei braccioli che portano un amo singolo con un'esca. Ogni palamito d'altura contiene un numero di ami variabile ma che puo' arrivare nell'ordine delle decine di migliaia.

La maggior parte dei pescherecci hanno introdotto l'uso di ami circolari da almeno 20 anni aumentando l'efficacia dei propi palamiti fino al 60-80%

Ma come funzionano questi ami e come fanno ad essere cosi' efficaci? Inoltre perche' e' consigliato usarli?

Uno squalo catturato usando ami circolari

La particolarita' dell'amo circolare risiede nella sua curvatura. La curva e' talmente chiusa che l'amo difficilmente riesce a fare presa all'interno del tratto digerente del pesce, invece scivola verso l'esterno per fermarsi e penetrare nella zona della bocca.
La maggiore causa di mortalita' dei pesci e' un'allamatura profonda, usando ami circolari diventa possibile rilasciare efficacemente tutti i pesci sottomisura con un'elevata percentuale di sopravvivenza.

Con questo tipo di ami non serve ferrare (e' anzi controproducente) per cui sono ideali per la pesca stazionaria ed in piu' avere l'amo posizionato sulla bocca aiuta le operazioni di slamatura che sono velocizzate ottimizzando i tempi.

Ma c'e' un'altra particolarita': sono ami che regolano la taglia del pesce catturabile, un amo piccolo fatichera' ad allamare un pesce di taglia!
Abbiamo quindi un ottimo sistema per selezionare la taglia ed aumentare la sopravvivenza del pescato accidentale, senza diminuire ma anzi aumentando la produttivita' dell'industria.

Sembra incredibile ma e' tutto vero (e noto da tempo) tanto che ci sono gia' molti studi e convegni internazionali sull'argomento (http://www.circlehooksymposium.org/) e ormai molte delle fisheries marine piu' delicate (grandi rostrati, tunnidi in zone particolari) hanno adottato o stanno per adottare regolamenti sull'uso esclusivo di ami circolari anche nella pesca sportiva d'altura.
Ami circolari con l'ardiglione schiacciato sono altrettanto efficaci di ami normali ma la slamatura e' enormemente facilitata.

Chissa' se si potra' applicare una soluzione simile alle fisheries d'acqua dolce..

4 comments:

Karol ha detto...

Vero che questo blog si chiama paperFISHbiology, ma mi sarei aspettato che in un post che parla di vantaggi dell'utilizzo dei palangari (e delle migliaia di ami "cicciotti" ad esso attaccati), si accennasse anche ai contro di questa tecnica di cattura:
http://www.rspb.org.uk/supporting/campaigns/albatross/problem/

http://www.birdlife.org/eu/EU_policy/Fisheries_Marine/seabird_pledge.html

No, Marco non porto rancore...

Marco Milardi ha detto...

Attenzione Karol. Il post non parla dei vantaggi dell'utilizzo dei palangari.

Parla piuttosto di una modifica tecnica (gli ami) che permette maggiore selettivita' e minore mortalita' del pescato secondario (bycatch). Cosa che riguarda anche i cormorani che restano allamati in percentuale inferiore.

Non ho proprio accennato agli aspetti negativi della tecnica in se, e ce ne sarebbero da citare anche solo per i pesci.

Hai fatto bene ad integrare e spero che altri lettori seguano il tuo esempio.

Personalmente ho liberato (vivo) l'ultimo cormorano da un palangaro ormai due anni fa e non e' stato per niente facile.

Karol ha detto...

L'impatto più devastante lo hanno con specie pelagiche, più che con i costieri Cormorani...

Hai sentito che odorino che sa il Cormorano?

Marco Milardi ha detto...

Si perche' la maggior parte delle longline e' pelagica a livello mondiale.

Pero' per esempio qua la maggior parte delle longline e' costiera, quindi interessa cormorani ma anche foche (che di solito fregano il pesce senza restare allamate).

Il mio non puzzava tanto, forse perche' era in acqua da 12 ore o forse perche' dopo 7 giorni di corso a sniffare pesci il mio naso era insensibile. Ma mi hanno raccontato che non profumano..

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