Ora non mi resta che rimettere in sesto i pezzi del blog (e della mia vita personale) che nel frattempo sono stati trascurati.Ci sono importanti decisioni da prendere all'orizzonte ed alcune di esse potrebbero avere pesanti conseguenze sulla continuazione del blog.
Oggi pero' non voglio preoccuparmi piu' di tanto ed invece mi concentro sulle ultime fatiche relative al corso di limnologia artica. La fortuna (ho lanciato una moneta) ha voluto che finissi nel gruppo dei macroinvertebrati acquatici assieme a molti dei miei ex-studenti.
Uno dei grandi assenti nelle nostre catture e' stata la larva (o ninfa/naiade a seconda della pignoleria) di libellula. Principalmente perche' la stagione era troppo avanzata a quelle latitudini (sottozero qualche notte in agosto).
Queste larve erano tra le mie preferite in gioventu' e facilmente reperibili nelle centinaia di pozze d'alpeggio a cui avevo accesso illimitato. Facili da allevare le tenevo in un terrario estremamente rozzo fino alla fase adulta.
Le parti boccali di una larva di libellula ed il loro funzionamento durante la predazione. Il labrum modificato viene esteso per catturare le prede
In compenso pero' sono riuscito a recuperare qualche larva di Sialis. Roba che non vedevo da un bel po' di tempo visto che la maggior parte di questi insetti non vive nelle mie zone d'origine (che di ontani nemmeno l'ombra).
Una larva di Sialis dalla Svezia.
Altrettanto impressionante nella capacita' di nuoto e di predazione, anche se gli adulti sono nettamente inferiori come predatori. In effetti mancando completamente di bocca vivono solo alcuni giorni.
Non preoccupatevi comunque, molto presto torneremo a parlare di pesci, come al solito.