lunedì 7 dicembre 2015

Il lavoro migliore del mondo (?)

Dottorato di ricerca, croce e delizia di ogni buon aspirante scienziato.

In molti mi hanno chiesto consigli su come procedere dopo la propria laurea. Cosi' ho pensato di scrivere un piccolo tutorial basato sulla mia esperienza (e su quella delle persone che conosco piu' da vicino), sperando che sia utile a chi non sa ancora cosa fare ma anche a chi sa cosa fare ma non sa come farlo.

Quali caratteristiche dovete avere per entrare in un dottorato? Come trovare un dottorato? Cosa deve offrire un dottorato perche' sia minimamente accettabile? Cosa vi chiederanno di fare durante un dottorato? Che cosa dovreste sperare di ottenere dal vostro dottorato? Cosa fare dopo un dottorato?

Non fatevi spaventare dal cancello, la porta e' sempre aperta....


lunedì 28 settembre 2015

Provare l'improbabile - scienza investigativa

Un piccolo pesce che ha fatto partire una grande storia. Foto @ Mattia Lanzoni.

Questa storia comincia nella tarda estate del 2007, quando un pescatore, seduto in riva ad un canale, trova un pesce strano appeso al suo amo. Sembra un piccolo cavedano, di quelli che una volta si trovavano ogni mezzo metro di canale. Solo che sono ormai anni che il cavedano nella zona si e' rarefatto, quasi sparito.

Vuoi vedere che?...ma no, non e' possibile...

Eppure il pesce viene portato da qualcuno che ne sa, giusto per essere sicuri. E quello non ha dubbi, si tratta di una piccola carpa erbivora o amur.
Sicuramente roba uscita da qualche laghetto, ci si dice, e la cosa finisce la'.

Se non che durante i recuperi di pesce invernali, qualche anno dopo, rispuntano altri esemplari. Poca roba, una manciata, ma abbastanza per mettere la pulce nell'orecchio agli addetti ai lavori.
Negli anni successivi ne vengono catturati ancora, nelle stesse localita' (ormai note) dove ormai si monitora specificamente la situazione. E le catture si ripetono ad ogni anno, vuoi vedere che...?

Beh, in effetti la cosa non fa molta notizia ormai, perche' e' cosa nota ai piu'. Pero'...
Pero' puo' sempre essere che siano pesci usciti da un allevamento, o rilasciati da qualcuno illegalmente...come fare?

lunedì 21 settembre 2015

Le dimensioni contano? e se si' quanto?



Quando devi misurare e taggare centinaia di lucci in una giornata non si puo' andare tanto per il sottile..tanto che questa foto venne rifiutata per la pubblicazione su Esox World

Peso = 0.002426 * (Lunghezza * Circonferenza)^0.974

Sto dando i numeri? Forse si'...
Meglio cominciare la storia dall'inizio

A luglio del 2012 contattai Steve Rowley a riguardo del suo editoriale che parlava di pesare inveceche misurare i lucci, appena pubblicato su EsoxWorld. Al tempo ero disperso a lavorare sul campo in Lapponia, quindi dopo un paio di e-mail la cosa fini' li'.

Ma il mio interesse era destinato a ridestarsi ancora, dopo aver letto l'articolo di Neville Flicking, apparso sul numero 13 della stessa rivista, a neanche un anno di distanza. Era un articolo sulla stessa linea dell'editoriale, ma con un sacco di battute in piu' ai danni di chi misura i lucci.

Cosi' mi decisi a scrivere un articolo di risposta, che venne pubblicato sul numero successivo, per spiegare come mai peso o misura contino solo relativamente. Anche alla luce di un mio lavoro che era appena stato accettato per la pubblicazione.

La maggior parte dei pescatori sono interessati a stabilire la taglia delle loro catture, e' una questione di gratificazione personale (anche se a volte si tratta di "celolunghismo"). Mentre in paesi come l'Italia il confronto tra catture (e pescatori) viene fatto a colpi di misure di lunghezza, ci sono altri paesi (tra cui la Finlandia e l'Inghilterra) dove e' consuetudine pesare le catture.

Per capire quanto questo sia frutto di consuetudine basta pensare al caso del bass, che negli Stati Uniti viene pesato e di conseguenza detta tradizione per tutti gli altri paesi (Italia inclusa, in controtendenza con le altre specie). Alle volte si estremizza, forza della tradizione, pesandolo in libbre perfino dove impera il sistema metrico.

Ma quindi ha senso misurare o pesare il pesce?

giovedì 19 febbraio 2015

Carpe alloctone - una diatriba senza senso

Recentemente sono tornato in Italia per una settimana, in occasione di una conferenza, un seminario e un po' di giorni di lavoro per completare uno studio iniziato quasi un anno fa.

Mi e' anche capitato di arrivare alla fiera di Vicenza, dove ho avuto l'occasione di venire a contatto con questa iniziativa e i suoi promotori.


Ho cosi' finalmente deciso di pubblicare uno scritto che avevo preparato molti mesi fa, sull'onda della polemica nata dalla decisione di inserire la carpa nella lista delle specie alloctone in Emilia Romagna (qua e qua un paio di esempi per tutti).

giovedì 20 marzo 2014

Come si fa a sapere l'eta' di un pesce?


Una squama di luccioperca lucioperca, ingrandita circa 16 volte

Sono sicuro che, almeno una volta nella propria vita, ciascun pescatore si e' domandato che eta' potesse avere il pesce appena pescato.

Me lo domandavo anche io, e cosi' e' stata una delle prime cose che ho studiato quando ho cominciato la mia carriera nella ricerca ittiologica. Si tratta di un'analisi "di base", ma che presenta interessanti sfaccettature e utili risvolti nella conservazione.

Se interessa anche voi continuate a leggere, non ve ne pentirete.

lunedì 16 dicembre 2013

Attacchi agli umani


Poco piu' di un'escoriazione in via di guarigione, ma chi sara' stato?

Lasciate ogni speranza, o voi ch'intrate in acqua!!!

Scherzi a parte, oggi parliamo di eventi rari, anzi molto rari. 
Avete mai sentito parlare di leggende di pesci enormi che attaccano cani ed a volte bambini? (praticamente ogni episodio di River Monsters...)
Beh, come in ogni leggenda c'e' un fondo di verita' anche queste storie qualcosa di vero potrebbe esserci....

Eh niente, c'erano post un po' piu' solidi in cantiere ma cosa volete, e' la fine dell'anno e c'e' tanto altro da fare. Tutto rimandato dunque, e invece vi cuccate un post sugli attacchi dei pesci d'acqua dolce agli umani.
Si, lo so, non e' esattamente adatto al periodo e sicuramente non fa molto spirito natalizio, pero' ho raccolto un buon numero di casi durante gli anni e dopo una discussione avuta di recente mi e' sembrato che fosse arrivato il momento di pubblicarli.

- Attenzione, il post contiene immagini di morsi vari su parti umane. Nonostante abbia selezionato i casi meno truculenti ne sconsiglio la visione ai deboli di stomaco -

lunedì 11 novembre 2013

Nuove specie di esox? - Terza parte (genetica)


Un'illustrazione inglese del 1862-1865 raffigurante un luccio ed inclusa nel testo "History of the Fishes of the British Islands" di Jonathan Couch

Questo articolo e' l'ultimo della serie di 3 dedicata alle specie di esox italici (qui la prima e qui la seconda puntata che consiglio di leggere prima di proseguire nella lettura) e il penultimo che pubblichero' riguardo al luccio per il 2013.

Quindi tirate un sospiro di sollievo, che c'e' qualcosa di diverso sul menu' :)

Nelle ultime due puntate abbiamo visto come esistano alcuni dubbi in merito alle livree ed ai caratteri meristici (pori e squame) che distinguono le nuove specie di Esox. Oggi andiamo a vedere quelle che sono sicuramente le basi piu' solide di queste descrizioni: quelle genetiche.

Inoltre andremo a vedere qual'e' il panorama internazionale riguardo alla definizione di specie e quali sono state le ripercussioni nei media e nell'ambiente scientifico di queste descrizioni.

Infine faremo qualche considerazione, per la verita' empirica e generale, riguardo alla conservazione della specie.


lunedì 28 ottobre 2013

Nuove specie di esox? - Seconda parte (meristica)


Questo post e' la seconda parte di una serie di tre. Vi invito a leggere la prima parte, se non l'avete ancora fatto, prima di proseguire nella lettura.

Oggi andremo a vedere le altre caratteristiche morfologiche proposte da Lucentini e Bianco (oltre alla livrea) per la distinzione della/e nuova/e specie di Esox dell'Italia.

La discussione di oggi si sviluppa soprattutto su caratteri meristici, cioe' cose che si possono contare in maniera continua sul corpo dei pesci. In particolare si tratta di pori mandibolari e di squame lungo la linea laterale.
Soffocate gli sbadigli, non e' cosi' terribile come potrebbe sembrare! :)


mercoledì 16 ottobre 2013

Nuove specie di esox? - Prima parte (livrea)


Autunno tempo di lucci.

Quindi tempo anche di pubblicare tutti gli articoli sul luccio che sono rimasti per troppo tempo in coda di pubblicazione.

Questo in particolare e' un articolo che non ho voluto pubblicare all'epoca in cui l'ho scritto (nel 2010). Infatti a quel tempo era in atto un acceso dibattito, non solo all'interno dell'ambiente dei pescatori ma anche in seno all'AIIAD (l'associazione italian ittiologi aque dolci). Dibattito in cui non ho voluto partecipare piu' di tanto all'epoca e a cui non vorrei piu' di tanto partecipare adesso. Unica eccezione ovviamente i commenti a questo articolo, dove speriamo si possa sviluppare una discussione.

E' piuttosto recente (in termini scientifici) la pubblicazione di un nuovo articolo che parla del luccio in Italia. Questo articolo definiva una nuova specie di luccio, basandosi su caratteristiche morfologiche: Esox cisalpinus. Poco dopo un'altro articolo sullo stesso argomento e' stato pubblicato sulla rivista open access PloSOne. Quest'ultimo articolo si riferiva per lo piu' a basi molecolari ed anch'esso definiva una nuova specie: Esox flaviae. Infine un altro articolo che conferma la prima pubblicazione, ma da parte dello stesso autore.
I due autori, data anche la vicinanza dei tempi di pubblicazione, sono entrati in conflitto, con alcuni risvolti etici. Conflitto in cui non voglio assolutamente entrare.

Con questo articolo voglio invece cercare di analizzare quelle che sono le recenti proposte di suddivisione in specie del luccio, mantenendo la concentrazione sui fatti piuttosto che sulle opinioni. L'intenzione e' di fare un riassunto della situazione tassonomica e portare alcune considerazioni derivate da dati personali. L'obbiettivo, ambizioso lo ammetto, e' di fare una guida completa a riguardo, che possa diventare un punto di riferimento per discussioni e valutazioni non solo divulgative.

Data la lunghezza dell'articolo ho dovuto dividerlo in 3 parti potete trovare qui la seconda parte e qui la terza.

mercoledì 2 ottobre 2013

Luccio - una storia lunga milioni di anni


Circa 100-66 milioni di anni fa, nel continente Americano, che proprio allora si stava separando dall'Eurasia, viveva un pesce molto simile al luccio che conosciamo oggi. Ma non il luccio europeo che abbiamo spesso visto su queste pagine, bensi' un luccio americano, o pickerel.

Come facciamo a saperlo?

Come per tante altre specie, abbiamo trovato dei resti fossilizzati. Una piccola parte della mandibola recante i denti che, ad un'analisi accurata, e' stata attribuita al genere Oldmanesox canadensis (luccio canadese dell'Oldman), dal nome della formazione in cui e' stato ritrovato. E, piu' o meno in contemporanea, Estesesox foxi dello stesso periodo ma proveniente dal Wyoming, anch'esso noto solo per una parte della dentatura.