Cattura di quest'estate, anche se l'atmosfera e' autunnale.. (grazie ad Andoni per la foto nonostante il tempo pessimo)
Halloween e' appena passato e le acque si stanno raffreddando. E' un buon momento per la pesca al luccio ed e' anche un buon momento per i lucci.
Perche'?
Non vi e' mai capitato di vedere o prendere voi stessi un luccio con mostruose escrescenze rosee, spesso sanguinanti, sulla testa o sulla pelle? Quando l'avete preso?
Ne avete mai pescato uno cosi' in estate/inverno?
Andiamo a dare una risposta a ciascuna di queste domande. E qualcosa di piu'.
Vado a naso e scommetto, sicuro di non sbagliare piu' di tanto, che se avete mai visto un luccio con queste escrescenze non e' stato in inverno.
Ma non facciamo il passo piu' lungo della gamba: cosa sono queste escrescenze?
Non sono altro che dei tumori, crescite carnose e ben irrorate da vasi sanguigni come praticamente tutte le forme cancerose. Sono normalmente definiti come linfomi o linfosarcomi in quanto pare che si sviluppino fondamentalmente da una degenerazione dei linfonodi o comunque del sistema linfatico e sono delle neoplasie molto comuni nel luccio.
La localizzazione piu' tipica, nei libri di testo, e' indicata come i due terzi posteriori del corpo.
In realta' e' un tumore che si puo' manifestare praticamente ovunque nel corpo, anche in zone non evidentemente legate al sistema linfatico essendo una sarcomatosi.
Un tipico linfosarcoma in un luccio estivo (foto tramite Andoni Ortiz, Esox Fever)
Ultimamente anzi non e' raro trovarlo principalmente sulla parte anteriore del corpo, vicino alla bocca in particolare.
La cosa e' tutto fuorche' provata ma la causa piu' probabile e' che sia dovuto all'aumentare della popolarita' del catch&release. Il tumore infatti ha probabilmente (al momento risulta un'ipotesi plausibile non completamente provata) una base virale e le ferite provocate dagli ami sono delle ottime vie di accesso.
La struttura di uno di questi tumori e' molto semplice: una massa di cellule di tessuto generico che crescono senza una struttura organizzativa e si fanno nutrire ampiamente dai tessuti ospiti tramite una fitta rete di capillari. Oltre alla causa virale il tumore si diffonde nella popolazione anche attraverso la rottura di questo tessuto e la penetrazione di cellule libere nelle ferite.
La frega e' il momento principe in cui ci si scambia questo contagio.
Data la modalita' di diffusione non dovrebbe sorprendere che l'incidenza di questo tumore e' oltre il 20% in alcune popolazioni di luccio. Un record nel mondo animale.
Ma perche' non ne ho mai visto uno? Direte voi..
Probabilmente e' perche' alcune popolazioni sono piu' colpite di altre e alcune non sono affatto colpite. Ma soprattutto forse perche' pescate soprattutto da autunno a primavera, il linfosarcoma infatti prospera in estate per poi ridursi drasticamente e sparire tranquillamente quando l'acqua si raffredda. Anche se una volta infettato il linfosarcoma continuera' a ricrescere ogni stagione, nello stesso punto, appena le condizioni diventano favorevoli. Alcuni autori hanno ipotizzato che al contrario il tumore receda durante la stagione calda per via delle alte temperature, personalmente (e la foto sopra ne e' una delle prove) ho sempre riscontrato il contrario.
C'e' un altro fattore inoltre, il luccio con un linfosarcoma rosa e bello evidente perde tutte le sue caratteristiche di mimetizzazione e di norma viene predato, senza contare tutti i casi nei quali diviene un vero e proprio impedimento alla nutrizione e alla predazione.
Altro luccetto con infezionein uno dei classici punti in cui si infilano le ancorettte (foto tramite Andoni Ortiz, Esox Fever)
C'e' da dire pero' che e' un tumore sostanzialmente benigno, che non uccide il luccio ne' direttamente ne' nel lungo periodo. I lucci con questa malattia rimangono sani e in forze, si nutrono normalmente e vivono tutto sommato bene.
Altrettanta fortuna non hanno pero' i muskie che, dove le popolazioni si sovrappongono, vengono contagiati durante la frega e finiscono per morire, visto che per loro e' un'infezione mortale.
In generale pero' non ha senso rimuovere un esemplare infetto, anche se le carni rimangono mangiabili e l'infezione non si trasmette all'uomo, perche' tutto sommato non si cambierebbe di una virgola l'incidenza della malattia nella popolazione.
E poi, sinceramente, avreste il coraggio di mangiare un pesce del genere?
3 comments:
Post perfetto per Halloween. La prima foto è davvero impressionante.
si la prima foto è impressionante!!
adesso mi vieni in mente una cosa: i carpisti, usano mettere alcune goccie di antibiotico (anche se credo sia + un disinfettante) nel foro dell'amo e sulle escoriazioni che le carpe si provocano durante lo strusciamento nel periodo di frega. questa potrebbe essere un accorgimento che può evitare questo danno nelle zone e nei periodi dove ci sia incidenza maggiore di questa patologia? o è sola una cosa un'altra diavoleria inutile fatta per adescare i pescatori?
riccardo
@Fabio
Non per niente mi sono tenuto la foto nel cassetto per 4 mesi.. :D
@Riccardo
In pratica direi di no, almeno nel caso del luccio. Come dicevo non e' ancora completamente chiaro il meccanismo di formazione ma si tratta di un'infezione virale, non batterica, ed e' solo l'origine di una patologia piu' seria. Una volta sviluppata la patologia e' un tumore vero e proprio e a quanto mi risulta non ci sono cure.
Nel caso delle carpe tanti usano un disinfettante piu' che un antibiotico. Serve o no? Boh, argomento da approfondire, me lo segno nella lista degli articoli da scrivere..
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